La La Land, la città delle stelle
T’accompagna con con il suono gaudente già nel nominarlo, e non ti fa sol sol sognare, ma anche capire come la vita sia sempre La La Land.
Confermati alcol, pesce e DJSTE
Nel mio diario vitale mi sembrerebbe l’occasione giusta per annoverare l’evento del 21/1/2017
Commento all’intervista al Kosmo Magazine
Stefania Meneghella ha letto il mio libro e mi ha proposto l’intervista che potreste leggere qua.
Nacqui tre volte
Lo terminai il 25 aprile, giornata che viene festeggiata come la liberazione. Libertà.
Il 20 settembre 2012 dei miei ricordi
Era il 20 settembre del 2012. Era la fine dell’estate del 2012. Era lo spegnimento di una luce e l’accenno del riverbero d’alito di una nuova vita coscienziosa.
L’apostrofo
Soverato ha l’accento dello squillo inspiegabilmente calmo di Squillace, e fu contornato da quel panorama che conobbi la mia lei mentre passavo accanto al castello che fece da apostrofo al nostro sguardo. Lei era di quel paese a cui mancherebbe l’accento senza l’apostrofo che t’ho enunciato, ovvero il castello che vigila dall’alto dei suoi 300…
9 Luglio 2016
Nel mio diario vitale interconnesso con il web voglio enunciare le particolarità che vissi in questa data.
Vucumprà
L’altra mattina ero al mare steso su un lettino a pochi metri dall’acqua, e vedevo che nel cancello di Ostia nel quale m’ero recato c’era meno gente rispetto all’altr’anno, probabilmente in connubio con i cambiamenti ai quali sono stati assoggettati un po’ tutti sulle rive di Roma per seguire le leggi più ferreamente.Ero sdraiato in…
Mio fratello…
Te ne andasti. Gli occhi chiusi e rimanesti. Ero nato da poco più di tre anni, e l’ho chiesto tante e tante volte: “Com’è stata presa questa perdita in quel periodo?”. Presa e perdita, cose congiuntamente equilibrate. Te ne andasti. Gli occhi chiusi e rimanesti. Crescendo, nell’età adolescenziale, m’affezionai ad un paio di canzoni, ma…
Sguardi comunicanti e accrescitivi
Tutto nacque in quella giornata particolare, ma il dire tutto è forse troppo. Gli sguardi s’incrociarono quelle poche volte, e il poco non può esser tutto. C’era stato un richiamo soggettivo che oggettivamente non coglievo. Come potevano pochi brevi sguardi cambiare ed accrescere il proseguo del mio percorso? Beh, è certo che avevo già compreso…