Travolti Da Un Insolito Destino Nell’Azzurro Mare D’Agosto

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Che già fa caldo, che poi non abito nella Roma bagnata dal mare, e allora è molto meglio se ammiro nuovamente quei due Travolti Da Un Insolito Destino Nell’Azzurro Mare D’Agosto.

È una commedia italiana drammatica e sentimentale reperibile ora su Netflix, girata in Italia nel 1974 con durata di 125 minuti sotto la regia di Lina Wertmüller, ha per protagonisti Giancarlo Giannini (Gennarino) e Mariangela Melato (Raffaella).

Raffaella e Gennarino

Siamo su uno yacht nel Mar Mediterraneo, e ci sono alcune coppie di ricchi che parlano della politica poiché Raffaella, anticomunista, sembra non riuscire a farne a meno. A servirli ci sono dei marinai, tra i quali c’è il rozzo Gennarino, sostenitore dell’estrema sinistra.

Gennarino serve bofonchiando insulti sottovoce solo mentre si allontana da quei ricchi: maledetti e puttane.

Una notte i ricchi non dormono giocando a carte, ed il giorno dopo Raffaella si sveglia ch’è già tardo pomeriggio, quasi sera, e ordina di allontanarsi con un gommone accompagnata dal marinaio Gennarino, e continua a sentirsi la padrona. Lui la disprezza senza farsi sentire.

Il motore del gommone si danneggia e loro rimangono sperduti nel mare lontani da tutti. Lei è convinta che li troveranno e continua a dare ordini a Gennarino, insultandolo perché non sa fare il suo lavoro visto che non ripara il motore.

Passano la notte sul gommone, e il giorno dopo Gennarino riesce a far partire il motore, solo fortunatamente per Raffaella. Raggiungono un’isoletta e Gennarino, salendo sulla cime del colle, scopre che è piccola, disabitata e scollegata da tutto, e alla sua discesa lo riferisce a Raffaella, la quale gli dice di risalire per controllare bene. Lui rifiuta.

D’ora in poi i ruoli saranno invertiti, esageratamente, e la durezza maschilista di Gennarino non sarà più sottovoce e per lei inudibile.

L’arrivo nell’isola

C’è il mare accompagnato dai discorsi pseudo naturalistici di Raffaella, colei che vuole troneggiare da tutti i punti di vista politici esternando l’odio per quei comunisti poveri, che son peggiori di quelli ricchi sullo yacht; e c’è Gennarino che ascolta bofonchiando ingiurie verso tutti quegli animali che si credono padroni solo perché li pagano, soprattutto quella Raffaella è una troia che vuole il caffè freddo.

Giannini e Melato sono due interpreti magistrali, pienamente protagonisti e per più di un’ora unici attori dell’opera. Quando li rivedo in TV su speciali o interviste, il mio ricordo va sempre a questo film di loro nell’isola che non c’è, anche se c’è ma nessuno la conosce, nessuno la vede.

Se non appari non sei?

Tanta satira, con la la retorica che annaspa, e viene affogata dai maligni pensieri dell’uno e dell’altra. 

Fondamenti della storia: capitalismo contro manovalanza e maschilismo contro genere umano equilibrato. Poi c’è la purezza di immagini di vecchia data, ma estremamente naturali, che incorniciano i visi emotivi ed espressivi dei due attori, giovani, belli e favolosi.

Se vuoi rilassarti e sorridere navigando in un’insolito destino, non puoi far altro che vedere Gennarino e Raffaella che nel finale travolgono le tue supposizioni, le tue ipotesi.

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