The Crown

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A me non piace tutto ciò che ruota attorno alla nobiltà poiché non ne comprendo l’identità, ma posso affermare che mi sta piacendo regalmente The Crown.

Una serie TV storico drammatica sennonché biografica partita nel 2016 e reperibile su Netflix, prodotto nel Regno Unito e in America ad oggi di cinque stagioni di dieci episodi l’una che durano un’ora ognuno, ambientato in Inghilterra, con svariati registi fondamentali sono gli attori con protagonista nelle prime due stagioni Claire Foy (Regina Elisabetta) accompagnata da Matt Smith (Principe Filippo), e Vanessa Kirby (Principessa Margaret).
Attori solo della prima stagione che cambieranno nel procedere.

La trama è pressoché la storia simil reale di tutto ciò che accede nel percorso della Regina Elisabetta nella sua Nobile vita con alcuni frammenti del prima della sua nascita.

Lungo la strada si percepiscono tante curiosità, alcune probabilmente vere, altre chissà, che ci aiutano a comprendere le varie gioie e drammi dell’intera famiglia.

Fondamentale ma non unica protagonista la Regina, poiché agli inizi ci sono il padre Re che naturalmente poi morendo sparirà, la sorella Margaret che ci sarà sempre e il principe Filippo idem. Nella seconda stagione prenderanno forma e importanza anche altri personaggi tra i quali e soprattutto il Principe Carlo, che diverrà anch’egli fondamentale, i vari Primi Ministri che si alterneranno e altri personaggi che prendano sempre più corpo nel proseguo, tra i quali l’importantissima Principessa Diana.

Importante sottolineare la mia personale valutazione sugli attori che interpretano i personaggi, dei quali non posso che complimentarmi con la scelta per somiglianza delle varie età della Regina, soprattutto visibile dai vent’anni in poi visto che ne cresce l’importanza e ce ne sono le immagini più conosciute, con movenze immensamente simili. Unico leggero difetto l’invecchiamento prematuro dai 38.

Il Principe Carlo è interpretato benissimo dalla Seconda alla Quarta, con l’unica pecca nella Quinta Stagione, ove l’attore è anche bravo, ma la somiglianza non vi è.

Diana è validissima nelle due attrici, estremamente somigliante la prima inverosimilmente la seconda, ed è quella che mi colpisce di più.

Tra le curiosità che ti ho accennato c’è quella della insistente scolarità della Regina, che non aveva neanche la Licenza Elementare.

Il percorso non finisce nella Quita Stagione, e son certo che se lo inizierai aspetterai con emozione l’uscita della Sesta nobiliare Stagione.

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