Grande Fratello

0 Flares Filament.io 0 Flares ×

Spesso si parla male dei programmi televisivi, ma ce n’è uno che devo ringraziare in maniera squisita e con amore: il Grande Fratello.

Era il 14 settembre del 2000, e Daria Bignardi condusse la prima puntata del reality show Grande Fratello, rivisitazione  italiana del format olandese Big Brother. 

Ricordo che quell’anno, con le possibilità dell’epoca, vidi le storie di quei dieci concorrenti che andavano riducendosi nei 99 giorni che vissero in quella casa.
Non sono questi i numeri che devo ringraziare, ma solo ed esclusivamente questo: 1984.

È da questo libro di George Orwell (vero nome Eric Arthur Blair) che presero gli spunti del reality, e ribadisco che mi sento di ringraziare il fatto d’avermi fatto nascere la curiosità su questo libro che lessi un paio d’anni dopo l’esordio italiano del programma.

In questo testo scoppia una guerra atomica che divide in tre potenze totalitarie il mondo: Oceania, Eurasia ed Estasia. Nel primo, il trentanovenne Winston Smith è un impiegato nel partito guidato in maniera dittatoriale da un personaggio chiamato sempre e solo Grande Fratello, del quale non si conosce il vero nome né l’età, ma c’è solo una immagine di un viso disegnato che lo rappresenta.

Grande Fratello

Lui può vederti sempre.

Il compito di Winston è quello di correggere i libri e gli articoli dei giornali già pubblicati, dato che modificandoli, con il tempo alle persone di questo regime si cancellano dalla testa idee non consone al partito. Se non basta il modificarli, poi le persone che ricordano quelle definite dal Ministero Delle Verità eresie, vengono uccise, cancellate, nessuno si potrà mai più ricordato di loro divenendo i mai esistiti.

Winston digerisce i condizionamenti, e scrive su un diario nascosto i suoi sentimenti verso il regime, che fino ad un giorno sono ordinati, quindi non realmente emotivi, poi, dopo una manifestazione che viene effettuata tutti i giorni dei Due Minuti D’Odio, nella quale il personaggio Emmanuel Goldestein parla attraverso uno schermo agli obbligati spettatori criticando come al solito  le scelte del Grande Fratello , vede Julia, facente parte del partito di questo oppositore, e la crede inoltre anche un’agente della Psicopolizia, cosicché la odia. Quel giorno riceve un foglio da lei nel quale trova la scritta ‘Ti amo’, e poi lui nel suo diario scrive Grande Fratello ti odio.

Col nascere delle emozioni, in lui cambia tutto.

Quando lessi questa storia, anche in me al livello sociale cambiò tutto. Fino ad allora non avevo una parte politica di mia preferenza, ma volevo divenire prima un ragazzo di idee legate alla destra , poi più verso la sinistra. 1984 mi condusse alla scelta di non collimare né con la destra né con la sinistra, ma solo con le emozioni.

Quest’anno si compiono i settanta anni che venne pubblicato 1984, che venne scritto nel 1948 e titolato invertendo gli ultimi due numeri, ma edito nel 1949, e scriverei tanto, tantissimo, ma non voglio allontanarti, poiché  questa mia scelta la si può vivere esclusivamente leggendo questo libro di George Orwell, o eventualmente vedendone il film, poiché l’arte, le emozioni, i sentimenti sono anche sul video, e non è reale senza la passione per la letteratura non ha intelligenza, e chi lo dice è un impiegato del Ministero Della Verità.

Lascia il tuo commento da Facebook

Leave A Response

* Denotes Required Field