Marzo come tutti

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Son solo nel mio salone

E penso a come uscire

E mi chiedo per andare dove?

 

Vai nel parco a camminare

Con la mascherina per non contagiare

E ti porti pure l’auto certificazione 

 Nella quale scrivi… cosa?

È un periodo senza scusanti

Che nelle file siamo in tanti

 Il supermercato è una tragedia 

La gente tiene la distanza seria?

 

Con la bici si può uscire

E così che dice anche un giornale

Atti sportivi non son negati

Con distanza, ma i parchi sono vietati?

 

Solo quelli col cancello

O ovviamente recintati

Ma se vado nel verde bello

E il recinto non c’è e non ha chiusi i lati?

 

Le domande son tante assai

Le risposte le trovi ma non vai

Perché son ipotesi, son questo o quello

E pure l’agente ti dice io ‘bohpuriononlo…’

 

Di certo c’è soltanto

che è evidente un cambiamento 

Le leggi s’assottigliano 

La burocrazia che strilla a basa voce

A breve noi gente ci trasformeremo 

E a quel vil denaro 

Daremo il peso che è quello più giusto

 

E da questo o quello 

Passeremo a questo per quello

 

Il baratto che prima c’era

Riprenderà sostanza

E l’aiuto morale

Diverrà occorrenza

La crescita interiore

È l’equilibrio che s’assesta 

 

E questa distanza personale

Che divide il nostro fare

Aumenta la presenza

E unisce il nostro cuore

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