Le Assaggiatrici

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M’è nata l’idea di assaggiare l’utilizzo di Audible per ascoltare un libro per intero, e volendo fare per la prima volta in maniera così prolungata, ho deciso di udire Le Assaggiatrici.

Il romanzo Le Assaggiatrici è stato scritto da Rosella Pastorino, mia coetanea, nata a Reggio Calabria sennonché dalle modalità di scrittura appaia tedesca; questo libro che recensisco è stato pubblicato dalla Feltrinelli ed ha vinto il Premio Campiello del 2018.

Rosella Pastorino

È il 1943 e siamo in un paesino della Prussia, e la giovane Rosa Suer racconta la sua storia.

È una ventiseienne che vive in questo paese ospitata dai suoceri poiché fuggita dai bombardamenti che piovono a Berlino. Questo piccolo centro abitativo è chiamato La Tana Del Lupo, visto che è il segreto quartier generale di Adolf Hitler. Attraverso la sponsorizzazione del sindaco, nazionalista puro, lei ed altre nove ragazze vengono assunte nell’obbligo di assaggiare i pasti del Fuhrer per controllare che non siano avvelenati.

Rosa sgradisce il suo ruolo, perché non ha nessuna simpatia per il dittatore non avendo ideologie politiche, ma non nasconde la sventurata fortuna del poter mangiare, cosa che in quel periodo era difficilissima, ed inoltre per farlo viene anche pagata 200 marchi al giorno.

La ragazza è indotta dalla fame, ed ogni volta che gli portano il pasto lei lo divora, ma sa che potrebbe essere l’ultimo, e stranamente è proprio questo a farglielo gustare di più. Mentre mangia non pensa, dopo si. Non è timore, ma paura.

Rosa fa amicizia con le altre, e con il passare del tempo viene a conoscenza dei segreti delle giovani, e nascono accordi.

Arriva la primavera del 1944, e con essa si presenta un nuovo comandante: Albert Ziegler. Il primo giorno ha il ché del nazzista per eccellenza, azionando pratiche e metodologie irrispettose ed ingiuste, ma i giorni passano e Rosa nota dei cambiamenti, soprattutto nei suoi confronti. Il legame diviene amichevole, sempre più, e la Berlinese, così chiamata dalle altre, ha pensieri timorosi per suo marito in guerra che risulta disperso. Poi un giorno viene a sapere che…

Il primo libro che ascolto per intero su Audible, App nella quale si possono trovare vari libri, e posso dire Valentina Mari interpreta benissimo i ruoli del libro. 

Utilizza quest’App se vuoi studiare o ascoltare un libro, ma sottolineo che per me lo si vive di più legandolo.

Rosella mi ha fatto vivere nella Germania di quel tempo che mi era sconosciuta, cioè di quel numero di protestanti silenziosi per tutto ciò che faceva il nazismo, oppure delle parole pubbliche di Hitler che m’erano sfuggite tipo “Non si parlerà di me solo in vita, si parlerà di me di più quando sarò morto”, affermazione alla quale il tempo ha dato ragione.

Mangiare per vivere. Mangiare per morire. L’autrice riesce ad espandere in maniera risoluta questo ossimoro, e voglio ringraziarla per aver reso il romanzo gradevolissimo con quell’amore che risulta l’ossimoro della guerra.

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