L’anno che verrà

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Buongiorno a te che mi stai leggendo, mio caro (o cara. Questa modalità grammaticale di utilizzare sempre il maschile voglio un giorno modificarla inventando un termine ibrido) che, dopo esserti svegliato, nell’oggi primo dell’anno ti sei andato ad informare del tutto ciò che ti circonda avviandoti ad entrare nella rete.

Allora, mio caro, non so come poterti sollazzare, ma desidero esprimerti quel che ho vissuto per questa mia sveglia intorno alle 6:00 dopo che, come è capitato diverse volte nella mia vita (diverse ma non tutte), ho passato la notte del capodanno nel mio letto.

Stavolta c’è stata una motivazione più che mai ovvia: purtroppo è stato dall’esatto 24 dicembre che ho scoperto d’essere ammalato con quei dolori, rarissimi in passato per me, che t’anticipano i gradi interiori che saliranno, quindi dolori alle ossa, lievissimi fastidi alla testa e fiacca, molta fiacca.

Passando con i miei familiari la festa che ha richiami a quel Babbo Natale, che non so se sai che quel babbo è storicamente esistito davvero, e proprio qua in Italia, esattamente a San Nicola di Bari, e fu proprio questo santo a dare il via al dono dei regali.
San Nicola fu Babbo Natale.

San Nicola di Bari

Per me la vigilia è stata valida, nonostante le radici del male, poiché ho passato in favolosa compagnia una cena d’ottime portate, con lo scarto dei regali finale.
Di lì in poi la febbre ha iniziato ad innescare la sempre maggiore doloranza al capo e la spossatezza che m’affaticava persino al respiro.

Ho passato i giorni seguenti, a parte il 25, in solitaria nel mio appartamento, con l’unico avvento in un paio di mattine dei miei genitori, che sentendomi telefonicamente a pezzi hanno ritenuto di avviarsi aiutandomi, anzi, facendomi tutto ciò che potevano per sistemarmi la casa, con le varie pulizie e compagnie verbali.

Immaginavo che per il 31 sarei stato bene, macché!
Sempre meno, si, ma sempre male, con la fiacca che non s’è allontanata e dolori alle gambe ancora presenti, dolori che non mi so spiegare né so farlo a te. Mali che sembrano quelli di un dopo allenamento, quindi muscolari, ma che appaiono al mio sentire come fossero ossei.
Dolori riempitivi direi.

Essendomi svegliato presto come t’ho già espresso, avendo chiuso gli occhi prima delle 23:30, sono andato a controllare ciò che girava in rete stamattina, ed ho visto i vari stati Facebook di chi augurava un anno nuovo migliore, chi dava consigli gaudenti, chi filmava con dirette senza alcuna logica, chi lo faceva con logiche che apparivano soprattutto alle proprie teste, aforismi citati, altri senza l’aggiunta del cit., e varie legami a quell’evento che terrorizzava i molti: il #Whatsappdown, evento che è comparso per lo più su Twitter, con molti che hanno utilizzato quelto hashtag aggiungendovi ‘Twitter tu sei la nostra unica certezza, lo dico sempre io’ (@benscheeks cit.).

Beh ti chiederai per quale motivo ho scritto questo lungo articolo. Solo per raccontare (mi piace scrivere) tutto ciò che mi è accaduto e che che ho letto (mi piace leggere) nel mondo del quale in molti una decina di anni fa esprimevano “Non ci sarò mai là dentro”, e che oggi sembrano riuscire a conversare solo on line, con i vari “Hai visto quanti like che m’hanno messo?” o “Ho sempre immaginato che questo sarebbe stato il mio futuro”, contraddicendosi, ma a distanza, e la distanza cancella l’errore, poiché si deve andare sempre avanti, sempre veloci, senza perder troppo tempo a pensare al passato.

Mio caro lettore, io al passato ci penso spesso, ma nella mia splendente esistenza condita dal respiro ho spesso guardato al futuro cercando di immaginare cosa sarebbe potuto essere, di cosa si sarebbe composto.

Il web era per me e per tanti altri già molto in quel passato che per la maggior parte delle persone aveva una valenza inutile, oppur futile.
Futuro, passato, presente. Voglio vivere tutti e tre in maniera equilibrata, senza ampliarne troppo uno sconsiderato gli altri.

Il futuro cominciò in quel presente prima del passato, ed io ti auguro tutto il meglio che meriti, chiunque tu sia.

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