Inception

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Svegliato di soprassalto nella mia stanza, ascolto dalla radio nell’altra camera, che il mio sogno era così d’azione solo perché era un sogno, poi sento un cinguettio ed apro gli occhi al parco, ecco un nuovo inizio, Inception.

Inception è un film thriller fantascientifico d’azione del 2010 della durata di 148 minuti, prodotto tra America ed Inghilterra e reperibile su Netflix e ditribuito dalla Warner Bros, ha regia, soggetto e sceneggiatura di Christofer Nolan, per protagonista Leonardo DiCaprio (Dom Cobb) cirondato tra gli altri da Joseph Gordon-Levitt (Arthur) e Ellen Page (Arianna).

Dom si riprende in riva la mare, ed un uomo armato gli ordina di seguirlo. Lo attende un anziano che, prima che lui arrivi, dice “È venuto per uccidermi”, e quando gli è di fronte lo informa che lui è posseduto da concetti radicali, e Dom gli gli fa presente che un’idea è impossibile da eliminare, si diviene vulnerabili, e lui è l’estrattore. Se quest’uomo vuole aiuto deve fargli sapere tutto.

Esplosioni dall’esterno, tutto strano, caos. Si vede Dom che dorme, poi lo si rivede in piedi che raggiunge una ragazza in un balcone che gli chiede se sopravviverebbe buttandosi di sotto. Poi appaiono forze armate che lo inseguono, e lui le uccide fuggendo, ma sono tante.

Dom arriva alla cassaforte, la apre e trova una busta, poi lo raggiunge la ragazza, dietro di lei appare l’uomo che gli chiede chi lo ha commissionato e se quello è un sogno, e lui risponde che si sta sgretolando.

Sparatorie. Tutto rallenta. Dom esce da una vasca piena d’acqua, e gli parla un uomo che lui conosce, ma non sono ancora svegli.

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Vedi, leggere la trama di questo film ti sarà stato difficile, e per me lo è stato scriverla. Velocemente lento, come a tratti sono le immagine al rallentatore e le scene d’azione.

Inception è uno dei film che ha per protagonista DICaprio, nei quali il suo talento ne incentiva la visione, ed è la storia dei sogni che divengono meccanizzati, del riposo che diviene rischioso, dei metodi per fare successo rubando non materialmente.

Certo, si è qua e si è là, ma in realtà sono nei loro sogni, ma il viverli, anche se modificati ad arte con macchine, fa assaporare le emozioni dei personaggi che vivono i loro ricordi, le loro speranze, i loro drammi.

Ottima la sceneggiatura e bravi tutti gli interpreti, con scene che colpiscono realmente, accendono il sorriso o gonfiano gli occhi; quest’ultima mi accade ogni volta che vedo il dialogo da un palazzo all’altro tra due personaggi che…

Ogni volta che lo vedo, ed giusto dirti che mi è capitato diverse volte di rivederlo, come spesso capita in ogni film, scopro sempre qualcosa che ha legami, collegamenti che prima non avevo notato.

Veder uccidere meccanicamente in sogno per infierire oggettivamente, è un male può far svegliare  chi alle macchine sta trasferendo indelebilmente le proprie emozioni. La nostra pigrizia, è il male che uccide di più.

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