31/12/2017

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Oggi è il termine di un anno che…
Dovrei entrare in soggettiva per esporlo; inventare, supporre, approfondire.
Bene. Se vuoi leggere la mia soggettività tolgo il condizionale e mi mostro.

Questo mio anno è stato alla ricerca spasmodica della tranquillità, della serenità, della calma.
Ma c’è stato certo sì un errore.
Spasmodico è affannoso, frenetico, ansioso, straziante, e con questa modalità avrei potuto trovare ciò che equivale al contrario?
Circondato anche dai tanti dolori, sempre meno in verità, che mi accompagnano dal 20 settembre 2012, giorno dell’incidente.

Ho passato tutta la fine del 2016 e l’inizio del 2017 a lavorare sulla mia parte fisica, e non ho più stoppato questo procedimento. La parte fisica (materiale) non va sottovalutata.
Conobbi un gruppo pochi mesi fa che espone proprio ciò, ma non ampliando ‘solo’ la fisicità, ma proponendo il connubio per me importantissimo: sono gli EstetaSofoDinamici.
La bellezza, la sapienza, l’attività.

Non ho solo lavorato sulla mia materialità, ma ho continuato a scrivere cecando di crescere il me stesso aiutando gli altri.
Articoli, nuovi libri, nuovi semi.
Sono riuscito lentamente a mollare la spasmodica ricerca della tranquillità, ed ho continuato a lanciare semi tramite il web. Quei semi che dapprima possono apparire insignificanti, ma col passar del tempo crescono, prendono entità e surrogano l’organismo energetico di chi vuole crescere, anche se non se ne accorge.

Tramite la rete può apparire più semplice, ma si dovrebbe essere una web star.

Proprio nell’aprile di quest’anno vengo raggiunto dalla chiamata della Armando Curcio editore che vuole pubblicare Schiavo della sua libertà (libro che aveva auto prodotto in passato tramite Amazon).
Accetto dopo una settimana, studiando e cercando notizie sulla casa editrice che esiste dal 1927.
Certe cose però, anche con l’utilizzo della rete web, non si riescono a comprendere appieno.
È solo da pochi (pochissimi) giorni  che questo mio scritto è reperibile in tutte le librerie.

Cerco, non ho terminato di farlo, ed il mio consiglio a chicchessia è di non smettere MAI di farlo.
Cercare, cercare, cercare.
La curiosità è da SEMPRE accrescitiva.

Mai e sempre. Li ho utilizzati entrambi.
Un altro suggerimento è
dire Sempre Mai Sempre.

Altri chicchi che diverranno radici.
Leggi i miei libri, i miei scritti. Storie inventate (non in Nacqui tre volte) che cercano di spiegare ciò che l’arrotolato che è in ognuno di noi.

Leggendo le poesie sul mio sito, nel mio blog, potresti non comprendere, ma lasciano quel seme che t’ho già descritto.

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